Esercizi di Kegel per il pavimento pelvico maschile
Per gli uomini, l’incontinenza urinaria o la vescica iperattiva possono sembrare condizioni imbarazzanti, ma sono relativamente comuni: il 3-11% degli uomini soffre di incontinenza urinaria e non è nulla di cui vergognarsi.[1] In questo articolo condivideremo alcune informazioni sull’argomento e ti daremo alcuni consigli su come gli esercizi di Kegel per uomini possono aiutare a migliorare i problemi al pavimento pelvico maschile.
Cosa è l’incontinenza urinaria?
Per incontinenza urinaria si intende l’assenza di pieno controllo sulla vescica. Alcuni sintomi includono:
– Perdite di urina quando si tossisce, ride o starnutisce (incontinenza da stress)
– Perdite di urina quando si ha un bisogno improvviso di urinare (incontinenza da urgenza)
– Perdite di urina perché non si riesce a svuotare completamente la vescica (incontinenza da rigurgito)
– Perdite di urina frequenti o costanti perché la vescica non riesce a contenere affatto l’urina (incontinenza totale).[2]
Questi sintomi possono essere fastidiosi e scomodi, ma è possibile gestirli in diversi modi, tra cui apportando modifiche alla propria dieta e realizzando diversi esercizi, ad esempio gli esercizi di Kegel.
Gli esercizi di Kegel per uomini possono aiutare a migliorare i problemi al pavimento pelvico maschile
Esercizi di Kegel per uomini
Sono facili da fare, non richiedono attrezzatura extra e possono essere realizzati ovunque in modo discreto. Aiutano a rafforzare il pavimento pelvico maschile e possono quindi migliorare i sintomi.
Il primo passo è cercare di individuare i muscoli del pavimento pelvico; il momento migliore per farlo è mentre urini. Cerca di interrompere il flusso dell’urina: i muscoli che si attivano per farti smettere di urinare sono i muscoli del pavimento pelvico.
Una volta individuati, puoi allenare i muscoli pelvici per rafforzarli.
– Stringi e tieni contratti i muscoli del pavimento pelvico per 5-7 secondi.
– Quindi, rilassali. Ripeti gli esercizi più volte, fino a dieci ripetizioni.[3]
Scoprirai che il pavimento pelvico si rafforza: all’inizio riuscirai a fare solo due o tre ripetizioni, ma con un po’ di allenamento arriverai a completarle tutte e dieci.
Tuttavia, prima di iniziare a realizzare degli esercizi nuovi, ti consigliamo di chiedere maggiori informazioni al tuo medico curante.
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Fonti
[1] “The Prevalence of Urinary Incontinence”, Victor W Nitti, 2001
[2] “Urinary incontinence”, NHS, 7 November 2019
[3] “A guide to the pelvic floor muscles – men”, Oxford University Hospitals NHS
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Incontinenza maschile: accettare aiuto quando si soffre di debolezza vescicale
La debolezza vescicale è una condizione di cui la maggior parte di noi non vuole parlare. Ci fa sentire a disagio e – soprattutto – può essere imbarazzante. Ma se invece provassimo a pensare positivo? Accettare aiuto per questo disagio ci consente di affrontare un po’ meglio la situazione, così come di trovare risorse importanti a nostro supporto. Inoltre, cosa ancora più importante, cercare l’aiuto degli altri ci permette di rimetterci in carreggiata per vivere la nostra vita più serenamente.
Perché abbiamo paura di chiedere aiuto?
Ci vergogniamo
La vergogna sopraggiunge quando sentiamo che le nostre azioni non sono all’altezza degli standard delle persone che abbiamo intorno. Di conseguenza, non sorprende che proviamo vergogna quando cerchiamo aiuto in una società orientata all’autosostegno: dipendendo dagli altri non possiamo soddisfare l’aspettativa secondo cui dovremmo essere capaci di sopravvivere autonomamente. Anche la debolezza vescicale contribuisce a creare sentimenti di vergogna. Certe persone si sentono prive di autocontrollo e autosufficienza, mentre altre arrivano a pensare che la debolezza vescicale sia colpa loro. Tuttavia, le condizioni fisiche come la debolezza vescicale non hanno nulla a che vedere con l’autosufficienza. Fortunatamente la nostra cultura si sta evolvendo verso una direzione che promuove la vicinanza collettiva e la ricerca di aiuto negli altri.
Abbiamo paura di perdere la nostra indipendenza
Soffrire di incontinenza a volte ci fa sentire persi. Sperimentare bisogni urgenti e perdite, adeguarsi a diversi prodotti per l’incontinenza, e l’aumento delle visite mediche ci priva della nostra routine quotidiana. Mentre ci adattiamo a questi cambiamenti, possiamo avere difficoltà a prendere parte a certe attività che eravamo soliti svolgere in passato. In caso di debolezza vescicale, tuttavia, cercare aiuto normalmente si traduce in una maggiore indipendenza. Chiedere assistenza agli altri può fornirci un accesso più rapido a certe risorse e ad una rete di persone pronte a sostenerci.
Ci sembra di essere gli unici a soffrire di questa condizione
Abbiamo la sensazione di essere gli unici al mondo ad essere afflitti da questo problema e pensiamo che si tratti di una condizione anomala. In realtà esistono milioni di persone che ne soffrono. Di conseguenza, non si tratta assolutamente di una condizione rara. Facendo una semplice ricerca online potrete notare che esistono molte soluzioni e suggerimenti che vi aiuteranno ad affrontare la situazione.
Gli esercizi di Kegel per uomini possono aiutare a migliorare i problemi al pavimento pelvico maschile
Come chiedere aiuto (e accettarlo)
1. Siate onesti con voi stessi e con gli altri. Essere onesti significa innanzitutto accettare il fatto che avete bisogno di aiuto e che non c’è nulla di male nel chiederlo. Inoltre, significa far sapere alle persone che vi sono più vicine come vi sentite , o meglio, cosa vi fa sentire meglio. Ecco alcune frasi d’esempio:
• “Sono felice che mi abbia chiamato. Mi hai aiutato a togliermi un peso!”
• “Grazie per avermi accompagnato. Ti sono davvero grato/a di aver assecondato le mie pause per andare in bagno.”
• “Sarei felice di venire a correre con te, ma a volte quando corro ho delle perdite che non riesco a controllare/ma non sono più a mio agio quando corro. Ti andrebbe invece di fare un po’ di nordic walking insieme?”
Essere onesti riguardo i propri sentimenti può spaventare. Tuttavia, fortunatamente, per essere onesti non dovrete rivelare tutte le vostre emozioni. Affermazioni semplici, come quelle viste sopra, sono tutto ciò che vi servirà per far presenti le vostre necessità agli altri.
2. Siate precisi. Precisare quando e se desiderate l’aiuto di qualcuno è fondamentale per costruire e mantenere un solido rapporto di fiducia. Inoltre, ciò vi permette di rimanere indipendenti e autosufficienti: sarete sempre voi a decidere cosa potete e non potete fare. Per fornire delle istruzioni precise quando avete bisogno di assistenza potete dire:
• “Devo andare a comprare un regalo per il compleanno di mia nipote, ma a volte mi sento a disagio quando esco da solo/a. Ti andrebbe di accompagnarmi?”
• “Devo prendere una cosa in farmacia, ma non mi sento abbastanza bene per andarci di persona. Potresti andarci al mio posto?”
• “Mi piacerebbe tanto venire a cena da voi, ma il cibo piccante irrita la mia vescica/mi dà alcuni disturbi. Ti dispiacerebbe se ti aiutassi a scegliere qualche altro piatto o se portassi qualcosa che posso mangiare senza problemi?”
Essere precisi può essere difficile, ma ha i suoi vantaggi. Permettere agli altri di aiutarvi in base alle vostre richieste vi dà un’idea più chiara di ciò che potete fare, invece che enfatizzare ciò che non potete fare.
3. Siate ottimisti. La debolezza vescicale può cambiare pesantemente le nostre vite, e i grandi cambiamenti a volte ci fanno presagire il peggio. Tuttavia, una mentalità positiva può realmente facilitare l’adattamento e fornirci maggior supporto. Eccovi alcune frasi che potete tenere a mente per mantenere vivo il vostro ottimismo:
• “Soffro di debolezza vescicale, ma sono sempre io. Sono ancora un persona attiva e posso contare sul supporto dei miei amici e della mia famiglia.”
• “Tutti, di tanto in tanto, abbiamo bisogno di adattarci a certe cose. Chiedere aiuto fa parte del processo.”
• “Milioni di persone affette da incontinenza vivono la loro vita in modo indipendente e completo. Chiedere aiuto mi permette di rimettermi in carreggiata più facilmente.”
Essere (o meglio, diventare) ottimisti è un processo che richiede autocontrollo e la ripetizione di pensieri e parole. Inizialmente queste frasi potrebbero non arrivare così spontaneamente, ma pronunciandole ogni giorno vi suoneranno sempre più familiari.
La debolezza vescicale richiede spirito di adattamento, ma si tratta di una situazione che potete affrontare. Chiedere aiuto rappresenta un passo importante per trovare cure, supporto e, in ultima analisi, per vivere a pieno la vostra vita.
Anche noi di Serenity desideriamo offrirvi supporto: potete sempre contare sui nostri prodotti e sul supporto del nostro servizio clienti per qualsiasi necessità. Da oltre 35 anni, forniamo alle persone affette da debolezza vescicale prodotti dermatologicamente testati e di alta qualità. Realizzati con materiali leggeri e confortevoli, la nostra gamma di articoli offre un modo discreto per vivere appieno la propria vita.
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Incontinenza e infezioni urinarie negli uomini
L’uomo è fisiologicamente meno esposto della donna alle problematiche delle vie urinarie, soprattutto incontinenza e fenomeni di infezione urinaria maschile. Meno esposto, ma non immune: ecco qualche informazione che è bene sapere, e qualche consiglio che è bene seguire in caso di infezione urinaria maschile.
Sesso forte? In questo caso sì
La prima forma di infezione urinaria maschile non presenta sintomi, e viene definita batteriuria asintomatica: molto rara nei giovani, aumenta con l’età. Il riscontro occasionale di tale patologia non è preoccupante salvo in caso di bambini o anziani, per i quali vanno escluse complicazioni.
La seconda famiglia di infezione urinaria maschile comprende tutte quelle infezioni con sintomi che possono interessare le parti dell’apparato urinario come uretra, vescica e reni. I disturbi più diffusi di una infezione urinaria maschile sono il bruciore nell’urinare, l’aumentata frequenza della minzione (spesso associata a una riduzione di quantità), la sensazione di non riuscire a trattenere l’urina, il cattivo odore della stessa accompagnato talvolta da tracce di sangue: insomma, tutti quei sintomi che possono spingere l’urologo di fiducia o il medico di base a diagnosticare un’infezione all’uretra, alla vescica o ai reni.