L’incontinenza urinaria è un disturbo che può avere mille sfumature di intensità, frequenza, causalità. Tenere sotto controllo tutta questa mole di dati può essere complicato senza un valido aiuto: il diario minzionale ha lo scopo di semplificare la gestione di questi dati, facilitando il medico nella scelta della terapia migliore.
Si chiama “diario minzionale“, ma nei fatti è una tabella immediata e facile da compilare, dove scrivere nel dettaglio la frequenza delle perdite, delle minzioni e le abitudini personali per un periodo prestabilito di tempo (di solito 4 o 5 giorni).
Identikit delle perdite
Le informazioni da raccogliere nel diario minzionale comprendono la quantità giornaliera di liquidi assunti, la frequenza delle minzioni e delle perdite, l’intensità e le ore del giorno o della notte nel quale si presentano, i cambi di assorbente, il numero di stimoli alla minzione e l’eventuale concomitanza con l’assunzione di bevande o medicinali. Più la raccolta di questi dati nel diario minzionale è precisa, più è facile individuare i fattori di incontinenza e trattarli con la terapia adeguata: un’informazione nel diario minzionale apparentemente irrilevante come la tipologia di bibita assunta, ad esempio, si può rivelare decisiva poiché caffeina e succhi di frutta acidi favoriscono l’irritazione vescicale, con possibile manifestazione di perdite.
Dove necessario può rivelarsi utile raccogliere le urine di 24 ore per valutare il bilancio idrico, cioè il rapporto tra i liquidi assunti con l’idratazione o l’alimentazione e quelli eliminati; talvolta è l’unico metodo per scoprire stili di vita dannosi e abitudini magari sottovalutate, ma decisive nella comparsa dell’incontinenza.
Chi lo legge ?
Una volta compilato, il diario minzionale va consegnato allo specialista, generalmente un urologo o uroginecologo che, grazie alle informazioni raccolte, può orientarsi sulla tipologia di incontinenza e sulle possibili cause scatenanti. Questo permette al medico di scegliere gli accertamenti necessari per fare una diagnosi il più corretta possibile e iniziare un percorso terapeutico che può comprendere la modifica dello stile di vita (soprattutto alimentare), la riabilitazione del pavimento pelvico, la terapia farmacologica oppure la chirurgia.
In più, capire attraverso il diario minzionale la periodicità e la consistenza delle perdite è importante per individuare un supporto assorbente adatto alle singole esigenze.
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