Può capitare che dopo i 40 anni per una donna insorgano i primi problemi legati all’incontinenza urinaria, segnale di un disturbo in corso o, più spesso, correlata a gravidanze o parti naturali traumatici.

L’incontinenza urinaria, cioè la perdita involontaria di urina, colpisce oggi in Italia molte donne “over 40”. Le motivazioni possono essere molteplici. I problemi possono essere dovuti a eventi stressanti che hanno comportato repentini aumenti o diminuzioni di peso, a situazioni di stitichezza o al sopraggiungere dei primi sintomi della menopausa.

Spesso, i problemi dell’incontinenza sono legati all’esperienza di gravidanze e di parti naturali traumatici durante i quali il passaggio del feto può aver provocato danni – temporanei o permanenti – sia a livello muscolare sia nervoso. Nella maggior parte dei casi si tratta di una condizione reversibile, ma nei casi meno fortunati può cronicizzare e diventare un problema di grande impatto sulla qualità della vita.

Il disagio psicologico dovuto all’incontinenza urinaria, infatti, può portare all’isolamento, ad evitare i luoghi in cui non si ha la certezza della disponibilità di servizi igienici, a limitare i rapporti sociali per la paura del cattivo odore o a evitare i rapporti sessuali con il partner.

Il primo passo da fare è sicuramente affrontare con serenità e senza alcuna vergogna la problematica parlandone con il proprio medico. Inoltre, ci sono diversi esercizi fisici tesi a rafforzare i muscoli del pavimento pelvico che possono migliorare la situazione e, di conseguenza anche la quotidianità.

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